REPORT DI MONITORAGGIO CIVICO
REALIZZAZIONE PISTA CICLABILE VIALE DEI PARTIGIANI VIA DENINA LUNGO DORA SIENA

Inviato il 19/05/2021 | Di Gruppo MoniTObike

Descrizione

Il tratto di pista ciclabile Viale dei Partigiani - Via Denina - Lungo Dora Siena rappresenta il collegamento più breve e immediato per i ciclisti che, in provenienza da Piazza Castello, siano diretti verso le piste della Dora e verso il campus universitario Luigi Einaudi e, viceversa, per chi proviene dalle piste della Dora e sia diretto verso il centro della città.
Prima che la pista venisse realizzata, non c’era alcun collegamento tra le piste ciclabili già esistenti in Viale dei Partigiani e nel Lungo Dora Siena: pertanto, la consolidazione del tracciato è risultata funzionale, incontrando, tra l’altro, le richieste delle associazioni ciclistiche.
L’intervento è stato pensato per aumentare l’offerta di piste ciclabili in sede propria e favorire l’uso della bicicletta per gli spostamenti quotidiani (casa-scuola, casa-lavoro) come anche per favorire la mobilità turistica, di svago e sport. Il tracciato si inserisce sulla Direttrice 9 del Piano della mobilità ciclabile (Biciplan) e, in particolare, costituisce un tassello importante di un percorso più ampio, che al suo completamento collegherà il centro città con la Reggia di Venaria.
L’intervento è finanziato dal PON FESR FSE Città metropolitane, con l’obiettivo di favorire l'aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane e, all’interno del Piano Operativo della Città di Torino, si colloca nell’Asse 2 in tema di Sostenibilità dei servizi pubblici e della mobilità urbana.
Il progetto per la realizzazione della pista è stato approvato, con Deliberazione della Giunta Comunale, in data 10 ottobre 2017 e prevede l’erogazione di un finanziamento pari a euro 124.398,94.
La nostra attività di monitoraggio punta a verificare se i fondi destinati al progetto siano stati impiegati come previsto, se la realizzazione della pista sia andata a buon fine e se l'obiettivo prefissato, quindi quello di incrementare la mobilità sostenibile, sia stato effettivamente raggiunto. Nei documenti e nelle schede esplicative del progetto vengono inoltre indicati, come principali destinatari dell’intervento, gli studenti universitari, cui la pista ciclabile in questione vuole facilitare gli spostamenti quotidiani per il raggiungimento del campus universitario. In quanto tali, noi, membri del team MoniTObike, ci siamo sentiti particolarmente coinvolti nel monitoraggio del progetto, nonché particolarmente responsabili nella valutazione dei risultati. Grazie allo strumento della web survey, abbiamo avuto modo di verificare la conoscenza e l’utilizzo della ciclabile da parte dei cittadini, ovvero l’effettivo impatto della sua realizzazione nella quotidianità delle persone e soprattutto degli studenti, principali interessati.

Cosa abbiamo scoperto

Avanzamento

Il progetto, approvato dalla Giunta Comunale con la delibera n. 03787/033 del 10 ottobre 2017, risulta ad oggi concluso. A tal proposito, è possibile osservare che l’avvio dei lavori era previsto per il mese di marzo del 2018 ma ha subito uno slittamento a luglio dello stesso anno. Tuttavia, nonostante questo iniziale ritardo, i lavori si sono conclusi con anticipo rispetto alla data di fine prevista: cioè ad ottobre, anziché a novembre del 2018.
Come previsto dal progetto, è stata realizzata una pista ciclabile bi-direzionale sulla direttrice di via Denina e sul lungo Dora Siena, così da saldare il percorso alle piste ciclabili già esistenti; è stata riorganizzata la sosta di via Denina e sono stati realizzati degli attraversamenti ciclabili dedicati, in affiancamento a quelli pedonali semaforizzati, per l’attraversamento dei corsi San Maurizio e Regina Margherita.

Risultati

Intervento utile ma presenta problemi - Ha avuto alcuni risultati positivi ed è tutto sommato utile, anche se presenta anche aspetti negativi

Il principale risultato ottenuto dal progetto monitorato è la realizzazione di una pista ciclabile che collega la zona di Piazza Castello al Lungo Dora Siena. Sulla base dei dati raccolti attraverso la nostra web survey - sottoposta principalmente, ma non solo, agli studenti del campus universitario Luigi Einaudi - il progetto risulta funzionale: velocizza gli spostamenti e funge da importante collegamento tra il centro città e il polo universitario. Seppure in assenza di dati ufficiali da parte dell’Arpa, ipotizziamo che la realizzazione di questa pista possa avere avuto un impatto ambientale positivo, considerando anche l’appartenenza della stessa a un piano di interventi più ampio, che mira a favorire la mobilità sostenibile su tratte di lunga estensione: pensiamo al collegamento con la Reggia di Venaria e a tutte le altre Direttrici che comprende il Biciplan e di cui questo tratto costituisce un tassello importante.

Punti di debolezza

Non sembrano esserci state grosse difficoltà nella realizzazione del progetto, tant’è che, a fronte di un ritardo iniziale nell’avvio dei lavori, sono comunque stati conclusi con un mese d’anticipo rispetto al previsto. Gli interventi di riorganizzazione della sosta in via Denina e dei percorsi semaforici sembrano essere andati a buon fine, come si può notare percorrendo la pista.
Tuttavia, vi sono alcune debolezze strutturali che è possibile segnalare, relative a: impianti di illuminazione, cordoli della pista, manutenzione generale, viabilità.
I rispondenti alla web survey lamentano di fatto la scarsa illuminazione durante le ore notturne e ciò potrebbe essere considerato una mancanza, in termini progettuali.
A questo tipo di segnalazione se ne aggiunge una seconda che riguarda la segnalazione semaforica: si lamenta infatti una mancanza di coordinazione tra i semafori per i ciclisti/pedoni e i semafori per i veicoli, ciò che causa spesso problemi di viabilità.
Per quanto riguarda i cordoli, che separano la pista ciclabile dalla carreggiata, questi mostrano evidenti segni di deterioramento.
Infine, una debolezza che concerne la dimensione comunicativa: effettuando la visita sul posto, non siamo in alcun modo riusciti a trovare una targa esplicativa che segnalasse il finanziamento del progetto da parte dell’UE.

Punti di forza

Il progetto ha consentito di realizzare un collegamento oggettivamente funzionale, vista l’inesistenza di collegamenti tra le piste preesistenti. Questo intervento, sicuramente ben accolto in primis dalle associazioni ciclistiche, le quali ne avevano esplicitamente fatto richiesta, contribuisce sicuramente a migliorare la viabilità cittadina.
È molto utile e comodo che vi sia questo collegamento tra quelli che sono due tra i punti di ritrovo più importanti all’interno della città di Torino, quali Piazza Castello e il campus Luigi Einaudi. Per via della sua collocazione, la pista ha un potenziale di impatto notevole, potendo contare sulla numerosità di persone che ne usufruiscono e che quindi possono cogliere i frutti di questo intervento. A tal proposito, segnaliamo che circa il 40% dei rispondenti utilizza la pista per raggiungere l’ateneo e circa il 50% la percorre nel tempo libero. Ciascuno di noi monitoranti, ad esempio, si inserisce in entrambe queste categorie. In altre parole, l’intervento ha sicuramente raggiunto l’obiettivo a cui mirava, quale quello di favorire la mobilità ordinaria e la mobilità di svago.
Riteniamo dunque che la realizzazione della pista abbia agevolato e semplificato gli spostamenti quotidiani: un esempio in cui facilità e velocità dello spostamento non si ottengono con il ricorso a mezzi motorizzati privati, bensì attraverso soluzioni di mobilità sostenibile.

Rischi

A fronte dei problemi riscontrati e sulla base dei dati raccolti, i rischi futuri possono essere sintetizzati in termini di sicurezza.
Da qui, l’idea che sia necessario implementare gli elementi strutturali che compongono il percorso ciclabile, nonché di migliorare la viabilità nel suo complesso: impianti di illuminazione, coordinamento segnaletica semaforica, manutenzione.

Soluzioni e Idee

L’aspetto su cui lavorare in futuro dovrebbe essere dunque una maggiore messa in sicurezza della pista. Innanzitutto sarebbe necessario installare un impianto di illuminazione adeguato. Insieme a ciò, sarebbe utile una manutenzione di routine dei canali di scolo, come anche una pulizia ordinaria della pista, in modo da evitare che acqua piovana o foglie possano compromettere la viabilità. Si potrebbe poi pensare di rivedere la programmazione dell’impianto semaforico, al fine di coordinare in modo ottimale i flussi di passanti agli incroci. Infine, sarebbe necessario e importante informare i cittadini della natura del finanziamento, per mezzo di targa apposita in corrispondenza della pista.

Risultati e impatto del monitoraggio

Diffusione dei risultati

  • Facebook
  • Instagram

Connessioni

  • Comunicazione DG REGIO, Commissione Europea
  • , Comune di Torino
  • Adg, PON METRO - ACT
  • Responsabile, OpenCoesione
  • , Fridays for Future
  • , Action Aid Italy

Contatti con i media

Contatti con le Pubbliche Amministrazioni per discutere i risultati del Monitoraggio

  • Risposta parziale

Descrizione del caso

Un episodio importante, al culmine della nostra esperienza, è stato l'evento di monitoraggio civico del 21 maggio 2021, organizzato con la collaborazione di Monithon, Lunaria, l'Università di Torino e la Città metropolitana di Torino.
In particolare, in questa occasione abbiamo avuto modo di presentare i risultati della nostra attività di monitoraggio, facendo presente non solo i plus e i minus degli interventi monitorati, ma anche le nostre idee e suggestioni a riguardo.
Il feedback è stato positivo, poiché le nostre osservazioni hanno aperto un dibattito attorno alle questioni sollevate e hanno stimolato una maggiore presa di consapevolezza, anche da parte dei soggetti istituzionali partecipanti.

Metodo di indagine

Come sono state raccolte le informazioni?

  • Raccolta di informazioni via web
  • Visita diretta documentata da foto e video
  • Intervista con gli utenti/beneficiari dell'intervento

Sono stati intervistati gli studenti universitari, attraverso lo strumento della web survey, che ha registrato un totale di 80 risposte: l'obiettivo della survey, quello di valutare se e quanto la pista venisse effettivamente utilizzata e quanto fosse ritenuta comoda e sicura, da parte dei suoi principali fruitori.
Inoltre, sono state rivolte alcune domande ai responsabili del progetto e a diversi attori istituzionali, contattandoli via posta elettronica: lo scopo, in questo caso, quello di ricavare informazioni utili relativamente ad aspetti di tipo organizzativo, burocratico, gestionale.

Domande principali

- Agli studenti:
"Conosci la pista ciclabile?"; "L'hai mai percorsa?"
- Ai responsabili:
"Dalle interviste ai cittadini, molti dei quali dichiarano di utilizzare spesso la ciclabile, emergono alcune critiche e considerazioni: alcune buche, difficoltà di percorribilità in caso di pioggia o in caso di accumulo di fogliame, scarsa illuminazione di notte. Queste problematiche, nel loro insieme, fanno sì che la pista non venga percepita del tutto sicura. Sono previsti degli interventi di manutenzione ordinaria, tenendo conto della necessità di messa in sicurezza della pista?"; "Durante la visita di monitoraggio, non siamo riusciti ad individuare una targa che segnalasse la natura del finanziamento (targa PON): come mai?"

Risposte principali

- Buona parte degli studenti a cui è stata inviata la survey (>50%) risponde di conoscere la pista e di usarla spesso/a volte per raggiungere il Campus Einaudi (38%), come anche nel tempo libero (48%).

- Le risposte dei soggetti istituzionali sono state rispettivamente:

"Al momento non sono previsti interventi di manutenzione straordinaria sul tracciato indicato. Interventi puntuali di messa in sicurezza sono invece sempre previsti (in relazione alle risorse) a cura delle squadre della Circoscrizione, nel caso specifico 1 e 7"; "Non è stata posizionata una targa permanente in quanto si tratta di un progetto con importo minore di 500.000 euro, per i quali non è previsto, nel Regolamento (UE) n. 1303/2013 (artt. 115-116 e Allegato XII) e nel Regolamento di Esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione del 28 luglio 2014, l'obbligo di apposizione di una targa permanente."